Leggi il Diario di Bordo della settimana in trentino organizzata per il SUMMER CAMP SONDRIO CALCIO 2013 a cura di Mister Franco Marelli

Terminata la settimana di camp in Trentino, organizzata dal Sondrio Calcio.

Dopo un lungo ma piacevole viaggio con i nostri ragazzi, siamo arrivati a destinazione: un paesino che porta il nome Panchià, vicino a Cavalese in Val di Fiemme. Ad accoglierci con tanta gentilezza è il personale dell’albergo Panorama.

Una struttura ad hoc per questo tipo di permanenza, dotato di tutte le comodità e di una cucina sempre ricca e rinomata.

Il tempo di darci una rinfrescata veloce e fare conoscenza con i ragazzi della zona che partecipano al camp e subito a tavola. Il primo giorno è esclusivamente dedicato alla sistemazione del proprio bagaglio e consegna delle camere , quindi una piccola riunione di presentazione dello staff formato da Franco Marelli, Luca Colombo e Roby Bellini per informare i propri ragazzi del programma settimanale di lavoro sul campo e di tutte altre attività che si svolgeranno al di fuori del contesto calcistico, oltre all’elenco delle regole comportamentali sia in albergo, sul campo e fuori.

Dopo questa breve parentesi informativa, siamo andati a visionare il campo di allenamento. Un ottimo tappeto verde posizionato in un contesto paesaggistico stupendo! Abbiamo scaricato il materiale tecnico dal nostro pulmino e siamo rientrati in albergo, dove ad attenderci c’era lo staff al completo che gentilmente ha offerto a tutti l’aperitivo di benvenuto (… che persone straordinarie!)

E adesso tutti a tavola a gustarci lo squisito menù dello chef…

Le ore di viaggio e il caldo hanno inciso sul fisico dei ragazzi, i quali, non hanno tardato a mettersi a letto così la sera è trascorsa nel conoscere la nuova location e i vari giochi a nostra disposizione.

La sveglia è prevista per le 8.00, come tutte le mattine, colazione alle 8.30 e partenza per il campo d’allenamento alle 9.15 dove ad aspettarci ci sono i ragazzi della zona che si alleneranno con noi. Si nota subito una grande intesa con i nostri, nonostante si siano conosciuti soltanto qualche ora prima, questo è decisamente un buon segno!

Sono tutti un po’ timidi, ma allo stesso tempo curiosi prechè non vedono l’ora di poter calciare in porta… Si, il pallone… Finalmente!!!

Quasi due ore di allenamento e divertimento. C’è molta allegria, si nota dalla complicità, dalle battute anche tra chi si è appena conosciuto. Anche i più piccoli che inizialmente erano i più timorosi adesso partecipano a questo “carosello”

Lo scopo e l’obiettivo del NOSTRO camp si sta concretizzando!!! Finito l’allenamento, dopo una bella doccia, si torna tutti in albergo e si sa quanto appetito mette giocare insieme!

In modo molto educato e ordinato ci mettiamo a tavola e stranamente si nota la presenza del bambino più piccolo, nove anni, di Cavalese, nel tavolo dei più grandi e tutti di Sondrio. Si trova perfettamente a suo agio anzi, a volte, sono i più grandi che per paura di esprimesi in modo poco consono, si adeguano alla situazione ed usano un linguaggio e dei modi più vicini all’età del piccolo.

Finito di pranzare c’è un po’ di relax per tutti. C’è chi gioca a bocce, chi a carte, chi semplicemente racconta le proprie esperienze calcistiche, ascolta e confronta il tutto, creando dei lunghi dialoghi e coinvolgendo altri ragazzi. Questo sì che significa socializzare!

Pronti per la partenza. Il campo ci aspetta… Altre due ore di allenamento e divertimento con quel banale attrezzo! …Il clima è sempre festoso, i ragazzi si divertono, nessuno vuole dimostrare niente o di essere migliore dell’altro. Anche in un contesto simile il lavoro e la fatica non mancano e terminato l’allenamento lo si vede dalle loro espressioni, ma sono contenti e soddisfatti!

Si ritorna in albergo, non prima di salutare calorosamente i nostri amici trentini, dandoci appuntamento al giorno seguente.

La cena è pronta, tutti a tavola… Prima di entrare in sala da pranzo, mi ferma un ospite dell’albergo. Inizialmente ho pensato si lamentasse per essere stato disturbato dai ragazzi nel primo pomeriggio, invece, esordisce dicendo: complimenti, sono proprio bravi ragazzi e molto educati , sia a tavola che fuori, complimenti davvero!! Questa è solo la prima delle tante soddisfazioni che abbiamo avuto, forse la più importante…

Terminata la cena, si decide di rimanere in albergo a goderci la tranquillità del posto. Gli svaghi non mancano, quindi tutti i ragazzi sono impegnati e nessuno di loro si annoia. Poi a una certa ora, si ritirano in modo sparpagliato, ma ordinato nelle loro camere a guardare la televisione e aspettare che il sonno li avvolga.

Il giorno seguente prosegue con la solita sveglia e le ore di allenamento sempre più intenso, imparano nuove esercitazioni, nuovi “trucchi” per eludere l’avversario, creando tanto entusiasmo e sfide tra loro. Un clima veramente bello!

Alla sera si rientra soddisfatti e felici in albergo, con la pancia che reclama…

Finito di cenare si decide di andare a giocare a minigolf. Spettacolo puro!! Formate le squadre, inizia la sfida… Gli sfottò, le risate e le battute sono la regina della serata senza nemmeno renderci conto del tempo che passa. E’ mezzanotte, bisogna rientrare, anche perché a quell’ora è prevista la chiusura dell’impianto. Tutti sul pulmino e rientro in silenzio in albergo. Durante il tragitto l’allegria era di casa e la fatica non si faceva sentire.

Il giorno seguente era prevista una gita in alta quota, ma il tempo non bello l’ha fatta posticipare al giorno seguente e siamo tornati a fare allenamento sia al mattino che al pomeriggio. La fatica e il caldo cominciano a farsi sentire, i ragazzi sono quasi “cotti”… A sera non hanno tardato molto ad andare a dormire e addormentarsi presto. Il giorno seguente è in programma la gita, quindi, sveglia al solito orario e partenza col pulmino in direzione “foresta di Paneveggio“. Una foresta molto bella dove si possono vedere i cervi molto da vicino e dove c’è un ponte che attraversa un torrente, formato da corde e legno, che crea un po’ di ansia ed emozione al contempo. Passato il ponte abbiamo ripreso il pulmino per un breve tratto e siamo arrivato al Passo Rolle. Posto incantevole, ma non è ancora ora per riposarsi: ci aspetta quasi un’ora a piedi per raggiungere la capanna Segantini, a 2500 metri. Dopo tanta fatica, ma con grande soddisfazione, siamo arrivati a destinazione. Un posto incantevole e incontaminato. Davanti a noi ci troviamo l’imponenza delle Dolomiti. Che spettacolo! Dopo esserci goduti per qualche attimo il panorama che ci circondava, abbiamo trovato un posto comodo per mangiare. La giornata si presentava bella e tutto procedeva per il meglio. Finito di consumare il pranzo notiamo la presenza di una comitiva di ragazzi e ragazze, facciamo conoscenza, e si scopre che arrivano da Lecco, una forte concorrente calcistica, quindi nasce spontanea la “partitona”

All’interno di uno spazio vengono delineate le porte, naturalmente con gli zaini e… si comincia! Il divertimento, l’allegria, l’incitamento da parte delle due tifoserie attirano l’attenzione di altri turisti che si aggregano chi a favore di una squadra chi a favore dell’altra. La cosa più bella da vedere sono gli scambi di complimenti dopo un bel gesto tecnico, gli abbracci dopo un contrasto e le scuse in caso di un involontario colpo dato all’avversario, tra ragazzi che solo qualche istante prima non si conosceva nemmeno. Preferisco parlare di questo perché, per quanto riguarda il risultato in termini calcistici, meglio lasciar perdere! …ci hanno massacrato

Si è fatto tardi. Qualcuno ha decretato la fine dell’incontro e spontaneamente tutti si sono salutati con un abbraccio, una stretta di mano, una battuta scherzosa. E’ stato quasi commovente! Si, il nostro obiettivo lo abbiamo centrato pienamente.

Lo scopo di divertirsi in allegria, socializzare con altre persone, confrontarsi, è stato centrato! Ma la nostra giornata non è ancora terminata, adesso arriva il più bello: la “slittata”!!! Ci siamo incamminati per la via del ritorno, saliti sul pulmino, direzione Predazzo. Da li abbiamo preso la funivia e siamo arrivati in alta quota. Le slitte, posizionate in sicurezza su di un binario, ci portano in cima e poi giù! I più coraggiosi durante la discesa non frenano, nemmeno nell’affrontare le curve del percorso, quelli che vogliono fare i coraggiosi, dicono di non frenare, ma le smorfie di paura, di emozione, di adrenalina che sale si leggono nelle loro espressioni. Tutto bellissimo.Ci siamo veramente divertiti tanto! Si è fatto nuovamente tardi e il sedile del pulmino prende il posto di quello delle slitte. Durante il tragitto di ritorno, i commenti scherzosi rendono il viaggio piacevole, coinvolgendo tutti nel raccontare le proprie sensazioni ed emozioni. Giunti in albergo manca poco alla cena, salutiamo i nostri sempre più amici trentini e ci mettiamo a tavola. La giornata è stata intensa e faticosa, ma piena di soddisfazione. Terminata la cena non passa molto tempo e sono già tutti sotto le coperte. Una giornata fuori dal campo era quello che ci voleva, è calzata a pennello .

Venerdì, ultimo giorno di allenamento, ma il tema principale e i commenti sono tutti per la giornata precedente. Tra una battuta e l’altra proseguono le esercitazioni e le partitelle sul campo. Arriva sera ed è tempo di salutare i nostri amici trentini. C’è chi si da appuntamento all’anno prossimo scambiandosi i contatti; c’è chi si saluta con un semplice ma significativo abbraccio e poi ci sono i loro genitori che non fanno altro che ringraziare tutti noi dello staff promettendo di essere presenti anche l’anno prossimo.

Tante soddisfazioni per tutti .

E quanta felicità!

Rientrati in albergo, dopo un momento di relax, ci siamo accomodati per consumare l’ultimo pasto in questo straordinario scenario. Terminata la cena le valige aspettano di essere riempite dei vari indumenti ma sono certo che la valigia più grande e piena di soddisfazioni la porteranno sempre nei loro ricordi!

La mattina seguente è il giorno della partenza. La sveglia viene anticipata alle 7.30, subito la colazione e poi la partenza, prevista poco prima delle 9.00

Dopo un ultimo sguardo al panorama e a tutto il contesto che lo circonda, il pulmino si appresta a fare l’ultima discesa, sicuro di ritornarci il prossimo anno.

Vorrei ringraziare tutto il personale dell’albergo che da persone straordinarie ci ha “sopportato” per tutta la settimana.

Vorrei ringraziare Sondrio Calcio che mi ha dato la possibilità di fare questa straordinaria esperienza, tutti i ragazzi che vi hanno partecipato e un ringraziamento particolare a Luca e Roby, compagni straordinari sia in campo che fuori, creando uno staff perfetto.

Vorrei anche aggiungere un’altra cosa: nessuno diventerà campione nel partecipare al Sondrio Calcio Summer Camp, ma sicuramente diventerà ricco di quei valori come l’amicizia, il rispetto, la buona educazione e la consapevolezza che con un semplice pallone, tutti questi valori si possono acquisire se inseriti in un giusto contesto!

ARRIVEDERCI ALL’ANNO PROSSIMO , SEMPRE Più NUMEROSI

Franco Marelli